di Lorenzo Parolin[L8/902]
Hai mai visto un incidentato in stato confusionale che cammina avanti e indietro senza sapere dove si trovi e senza capire che cosa stia cercando? Ha semplicemente perso l’orientamento nello spazio e nel tempo. Con la perdita della memoria quell’uomo non ricorda più niente di sé, della sua famiglia e della vita passata. Può continuare a vivere lo stesso? Certamente sì; può compiere ugualmente una serie di azioni, ma senza alcuna consapevolezza; egli semplicemente vegeta. Ebbene, il genere umano, un po’ per colpa propria, un po’ per influsso demoniaco è incorso nell’incidente noto come Peccato Originale riportando un trauma devastante. Egli non ricorda più di essere figlio di Dio e creatura destinata alla gioia e alla vita eterna, perciò, ha bisogno di essere ricoverato nella clinica mondo allo scopo di curare i suoi vuoti mentali. Per questo nasce (entra nel tempo). La guarigione, o almeno il miglioramento, saranno legati all’assunzione di medicine, all’esecuzione di programmi di riabilitazione e al rispetto di norme comportamentali. Fuor di metafora , la presa di coscienza dell’uomo dipende dall’ascolto della parola di Dio, dalla pratica della carità cristiana, dall’attuazione dei consigli del medico celeste, dall’assiduità ai sacramenti, dalle preghiere ecc. L’uomo, tuttavia, può anche scegliere di sprecare la vita in azioni in cui non sia richiesta alcuna consapevolezza spirituale. Può istruirsi, costruire, sposarsi, commerciare, divertirsi, arricchire, comandare, combattere, guardare la tivù, giocare, parlare di donne, di motori ecc. Ovviamente, all’atto della morte verrà dimesso dall’ospedale mondo nello stato in cui si trova in quel momento: riabilitato a sufficienza, oppure intontito senza rimedio.
[rif. www.lorenzoparolin.it L8/902]